


Art. 15 - Le classi terze in visita al Binario 21
Educandato di Roggiano:
le classi terze in visita al Binario 21
Lo scorso venerdì gli alunni delle classi della scuola media di Roggiano si sono recate a Milano in uscita didattica.
Mentre prima e seconde hanno seguito un percorso incentrato sulla figura di Leonardo Da Vinci, tra Museo della scienza e della tecnologia e Castello Sforzesco, le terze si sono recate al Memoriale della Shoah di Milano e poi, sulle orme di Manzoni e Verdi, in Galleria Vittorio Emanuele, San Fedele e Casa del Manzoni, infine al Museo Teatrale della Scala.
La visita al Memoriale è stata particolarmente forte e toccante. All’ingresso i ragazzi si sono radunati davanti ad una enorme installazione che reca a caratteri cubitali la scritta ”indifferenza”: è la rappresentazione del muro dell’indifferenza che ha reso possibile l’Olocausto e che qui Liliana Segre - tra i promotori dell’apertura di un luogo della memoria in quest’area della Stazione Centrale di Milano - ha voluto. I ragazzi sono stati accompagnati lungo il percorso che ebrei e prigionieri politici compivano prima di essere stipati nei carri-bestiame sul binario 21, da dove, tra 1943 e ‘45, sono partiti tanti treni destinati ai campi di sterminio e di concentramento di Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri, o ai campi italiani di raccolta di Fossoli e Bolzano.
La guida ha raccontato come si svolgevano i rastrellamenti di uomini e donne, ragazzi e ragazze, l’ammassamento e il viaggio, che è stato senza ritorno per la maggior parte dei deportati, ricordati sul “muro dei nomi”.
Alle spalle della banchina, in uno spazio pensato per la meditazione, i ragazzi, ascoltando le parole della volontaria che li ha guidati e poi di Suor Andreina, la preside dell’Educandato, hanno potuto riflettere sul dramma dell’Olocausto, il senso della memoria storica e l’importanza della coscienza critica.